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Sicurezza sul lavoro: gli obblighi delle società senza dipendenti

La sicurezza sul lavoro è una priorità all'interno di qualsiasi azienda e rispettare la legge è fondamentale. Questo non solo per evitare sanzioni, ma anche per garantire il migliore svolgimento delle attività e fare in modo che i lavoratori siano al sicuro nello svolgimento delle loro mansioni.

Come funziona quando un' azienda non presenta dipendenti? Che ruolo assume in questo caso il datore di lavoro? Quali sono i suoi obblighi? Nelle società senza dipendenti serve il DVR? Cosa significa socio lavoratore? Scopriamolo insieme in questo breve articolo.

 

socio lavoratore

  

Obblighi per la sicurezza sul lavoro previsti dal D.lgs 81/08

Il D.Lgs 81 parla chiaro. Il datore di lavoro è la figura preposta alla valutazione dei rischi, alla nomina di altre figure di riferimento per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro, come il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o il medico del lavoro, ed è lui che si assume la responsabilità in caso di infortunio.

I suoi compiti sono disparati. La prima operazione che un datore di lavoro deve portare a termine quando avvia un'attività con dei dipendenti al seguito è quella di valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi DVR, come previsto dall'art. 28 comma 1.

Dopodiché, il datore di lavoro ha l'obbligo di nominare il RSPP Responsabile della sicurezza, il RLS Responsabile lavoratori per la sicurezza e il medico di base. Alcune sue mansioni possono essere delegate attraverso una delega di funzioni, ma queste appena nominate deve portarle a termine da sé.

Al datore di lavoro è data l'attività di valutazione dei rischi e della gestione delle emergenze in caso di incendio, terremoto, calamità naturali e molto altro. Deve dotare i suoi dipendenti di dispositivi di sicurezza e organizzare corsi e attività per la formazione volte a mitigare i rischi che possono presentarsi sul lavoro.

 

Il datore di lavoro e il lavoratore

La vera difficoltà nello stabilire gli obblighi per soci e lavoratori in aziende senza dipendenti risiede nella mancata comprensione dei concetti di datore di lavoro e lavoratori. Si immagina sempre uno schema gerarchico al quale attenersi, per cui il primo è il capo e tutti gli altri i suoi dipendenti remunerati.

Tuttavia, non è sempre così.

Ecco delle definizioni complete delle due figure professionali:

  • il lavoratore è una "persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile";
  • il datore di lavoro è "il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa".

Ora che si comprende meglio la definizione completa di entrambi i ruoli, è chiaro che in un' azienda senza dipendenti questa divisione non sia così evidente.

Come si fa quindi?

La risposta è: bisogna individuare un socio datore di lavoro, che si occupi della stesura del DVR, della formazione dei dipendenti, del primo soccorso ecc. e un socio lavoratore.

 

Chi è il Datore di lavoro nelle aziende senza dipendenti?

Le aziende senza dipendenti prendono solitamente la forma di s.n.c. o s.r.l. Presentano quindi dei soci.

Nelle s.n.c e nelle cooperative, ognuno dei soci è contemporaneamente datore di Lavoro e dipendente dell'altro.

Tuttavia, tutti i soci hanno obblighi precisi. Ai sensi del D. Lgs. 81/08, il quale riporta chiaramente che tutte le aziende che si avvalgono dell'opera di lavoratori, soci, amministratori e praticanti devono adottare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Quindi, ciò che i soci, anche in presenza di una azienda senza dipendenti, devono fare è stipulare un atto recante data certa nella quale dichiarano che uno dei due soci assume il ruolo di datore di lavoro ai fini della sicurezza. L'altro sarà considerato alla stregua di socio lavoratore.

In caso di inadempimenti, la responsabilità graverebbe su entrambi i soci. Oltretutto, in caso di infortuni, tutti i soci sarebbero responsabili per lo stesso reato.

Cosa succede dopo aver individuato un datore di lavoro in una società senza dipendenti?

Una volta individuato il Datore di Lavoro, egli dovrà osservare gli adempimenti previsti dall'articolo 18 e procedere con l'applicazione del Testo Unico per la Sicurezza del Lavoro.

Le sue mansioni saranno quindi le seguenti:

Il datore di lavoro socio, quindi, ha le stesse identiche mansioni di un datore di lavoro qualsiasi. E' la persona che meglio conosce la società e sa anche valutarne i rischi. Conosce bene gli ambienti di lavoro ed è l'unico che può rendersi conto di quali misure di prevenzione e protezione adottare in base ai rischi individuati.

In una società senza dipendenti il DVR è obbligatorio e, se il socio non se ne occupa, rischia una sanzione pecuniaria amministrativa ma incorre anche in reato penale.

 

Nomina di altre figure professionali

Dal punto di vista delle nomine di quelle figure individuate dal decreto legislativo, il datore di lavoro dovrà scegliere un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e un medico competente.

Il principale compito del RSPP è quello di assistere il datore di lavoro nella valutazione e gestione dei rischi per salute e sicurezza e redigere il DVR. Questa figura può essere esterna, oppure il datore di lavoro può svolgere in prima persona il ruolo di RSPP o DLSPP (Datori di Lavoro con compiti di Prevenzione e Protezione dai rischi).

 

 


Per approfondire l'argomento leggi questo articolo: RSPP tariffe e costi


 

La nomina del medico competente è obbligatoria in alcuni casi previsti dalla legge: in presenza di rischio chimico, rischio rumore e vibrazioni, in presenza di agenti pericolosi in genere, in caso di lavoro notturno, in presenza di attività su impianti elettrici ecc.

Il Datore di lavoro è obbligato a sottoporre queste figure a necessari corsi di formazione in materia di salute e sicurezza.

 

Articolo 21 in caso di lavoratore autonomo

Il D.Lgs 81 non è obbligatorio per un’azienda che è composta solo da una sola persona che svolge la propria attività senza altri dipendenti. Se non c’è un vincolo di subordinazione e obbligatorietà, la normativa inserita nel Testo Unico non si può applicare.

Uniche disposizioni in questo caso richiedono che i professionisti utilizzino attrezzature conformi alla legge per garantire la propria sicurezza sul posto di lavoro e l’esibizione del tesserino di riconoscimento in caso di lavoro in appalto.

 

Per info chiamaci allo 02.41.22.561 


Scritto da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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