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DVR da illuminazione nei luoghi di lavoro

 

Ripetiamo spesso che a volte ci sono dei rischi nei luoghi di lavoro che vengono sottovalutati, ma che possono portare all'insorgenza di disturbi nei lavoratori oppure a un calo generale della produttività.

Luce e illuminazione sono fondamentali per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e liberi dal rischio dell'insorgenza di problemi alla vista, mal di testa, affaticamento ma anche altre patologie per la salute. Non solo: una scarsa illuminazione non consente di vedere al meglio gli ambienti di lavoro, mettendo a rischio i movimenti dei lavoratori e portandoli magari a inciampare o a urtare oggetti.

 

illuminazione in ambiente di lavoro

 

Quindi l'illuminazione ha conseguenze dal punto di vista fisico e psicologico per chi lavora in ambienti scarsamente illuminati.

Il datore di lavoro, nel momento della valutazione dei rischi, deve anche tenere conto delle condizioni di illuminazione della sua azienda, intervenendo per renderla ottimale per lo svolgimento delle mansioni.

Vediamo in cosa consiste la valutazione del rischio da illuminazione nei luoghi di lavoro e come questo vada inserito nel DVR. Alla fine dell' articolo, se pensi che la tua azienda necessiti di essere messa in regola sotto l'aspetto normativo, non esitare a contattare Global Medical Service. Ti affiancheremo grazie ai nostri numerosi servizi in relazione alla sicurezza nei posti di lavoro.

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Come devono essere luce e illuminazione nei luoghi di lavoro?

All'interno dell' allegato IV del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro sono indicati i requisiti che un'azienda deve adottare per garantire il corretto svolgimento delle mansioni e tutelare la salute dei lavoratori.

Al paragrafo 1.10 possiamo leggere le indicazioni su Illuminazione naturale e artificiale dei luoghi di lavoro. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale.

La luce naturale, infatti, consente di percepire un comfort visivo maggiore, ma anche di risparmiare sui consumi di energia elettrica. Tuttavia, il sole, durante il corso della giornata, si sposta, cambiando anche le condizioni di illuminazione nei luoghi di lavoro.

Quindi, è necessario affiancare degli impianti di luce artificiale per compensare la mancanza di illuminazione sufficiente a garantire il benessere degli occhi. Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d’illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori.

 

Fonti di luce dirette e indirette

Il datore deve prendere in considerazione anche la presenza di fonti dirette e indirette. Le prime sono quelle più intense, provenienti da fonti accertate, mentre quelle indirette sono dovute all'orientamento del posto di lavoro e non possono essere, diciamo, controllate da un interruttore.

La migliore condizione si ottiene dal bilanciamento di luce diretta e indiretta.

 

Non solo illuminazione

I rischi non riguardano solo la natura delle luci presenti nelle aziende. Interessano anche le superfici. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza, in modo da consentire alla luce naturale di penetrare negli ambienti di lavoro.

Bisogna poi prestare attenzione alle superfici riflettenti, come schermi, specchi e tavoli composti di materiali lucidi, in quanto potrebbero esporre i lavoratori al rischio di abbagliamento.

Nel caso in cui l'azienda impieghi videoterminali, bisogna prestare attenzione anche al livello di illuminazione degli schermi, in modo che non sia dannosa per la sicurezza dei dipendenti. Per questa categoria di lavoratori, poi, è necessario organizzare corsi di formazione che possano garantire loro le competenze necessarie per svolgere i compiti previsti senza arrecare danni alla propria salute per via di comportamenti scorretti.

All'interno dell' allegato XXXIV del D. Lgs 81/08 possiamo leggere che la brillanza o il contrasto di luminanza tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente regolabili da parte dell’utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni ambientali.

L’illuminazione generale e specifica (lampade da tavolo) deve garantire un illuminamento sufficiente e un contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente circostante, considerato delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell’utilizzatore.

Riflessi sullo schermo, eccessivi contrasti di luminanza e abbagliamenti dell’operatore devono essere evitati disponendo la postazione di lavoro in funzione dell’ubicazione delle fonti di luce naturale e artificiale. Si dovrà tener conto dell’esistenza di finestre, pareti trasparenti o traslucide, pareti e attrezzature di colore chiaro che possono determinare fenomeni di abbagliamento diretto e/o indiretto e/o riflessi sullo schermo. Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolabile per attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro.

 

Datore di lavoro e valutazione del rischio di illuminamento

E' chiaro che le condizioni di illuminazione degli ambienti di lavoro siano fattori di rischio che vanno analizzati e inseriti nel Documento di valutazione dei rischi. I riferimenti normativi per la corretta valutazione del rischio di illuminamento sono contenute nel D.Lgs 81/08 (allegati IV e XXXIV) e nella normativa UNI EN 12464 1.

Il datore di lavoro ha il compito di effettuare la valutazione del rischio illuminazione inserendo poi i risultati nel documento di valutazione. In questa fase, è affiancato dal RPSS, dal medico competente e dal RLS. Nella sua valutazione dovrà tenere conto del grado di illuminazione naturale presente nell' ambiente e dove intervenire con fonti artificiali che compensino le carenze, se alcune aree richiedono una illuminazione particolare, come sotterranei, uscite di emergenza o altro, se siano necessarie luci di sicurezza.

Una volta raccolti questi dati, deve anche misurare alcuni fattori: flusso luminoso dell'illuminazione, efficienza della stessa e intensità, misure che devono essere adeguate all' ambiente e alle mansioni svolte. Le caratteristiche della luce artificiale a cui il datore deve prestare attenzione sono distribuzione delle luminanze, illuminazione, direzione, colore e calore.

 

Conclusioni

La fase di analisi della presenza di adeguata illuminazione nei posti di lavoro è fondamentale per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori. L' utilizzo di fonti di luminanza non idonee non solo viola la norma di legge che prevede l'adozione di un'illuminazione ottimale nei posti di lavoro, ma arreca problemi alla vista e anche psicologici ai dipendenti di un'azienda.

Ecco perché non bisogna sottovalutare la valutazione della luce presente in un'impresa e attuare tutti quegli interventi per garantire il benessere visivo e psicologico dei lavoratori, da inserire poi nei documenti di analisi per la sicurezza dei lavoratori. Noi di Global Medical Service affianchiamo da anni le aziende con un team di esperti e servizi utili per mettere la propria attività a norma di legge.

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