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Sicurezza sul lavoro: gli obblighi delle società di nuova costituzione

Quando si avvia un'azienda, bisogna affrontare da subito i temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Non si tratta solo di un obbligo sancito dal Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza (D.Lgs 81/08), ma anche una forma di rispetto nei confronti dei lavoratori della propria impresa.

Non solo il Testo Unico, ma anche altri interventi legislativi quali il Codice Civile, la nostra Costituzione, l’art. 9 della Legge 300/1970 (meglio nota come “Statuto dei Lavoratori”) e anche la Carta Sociale della Commissione Europea disciplinano il tema della sicurezza nelle aziende.

Infatti, ottemperando gli obblighi indicati nel Testo Unico, e non solo, si possono evitare spiacevoli infortuni e malattie, ma anche interruzioni della produzione e disguidi tecnici.

Quali sono gli obblighi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che ogni nuova azienda dovrebbe affrontare? Che responsabilità ha il datore di lavoro? Cos'ha previsto il Ministero per tutelare la sicurezza dei lavoratori?

Ne parleremo meglio nei prossimi paragrafi.

Cosa prevede il Ministero del Lavoro

Abbiamo già citato il D Lgs 81/08. All'interno di questo documento, in particolare negli articoli 28 e 29, viene indicato come responsabile della sicurezza dell'azienda il datore di lavoro.

Gli obblighi del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza

Il datore di lavoro è ritenuto dal Decreto Legislativo 81/08 come maggiore responsabile della sicurezza nella sua azienda. Egli infatti conosce tutti i processi di produzione, i macchinari impiegati, la planimetria dell'edificio, i ruoli ricoperti dai lavoratori meglio di chiunque altro. Quindi, a lui competono diverse attività che, se non svolte correttamente, possono portarlo a sanzioni o persino all'arresto.

Il datore di lavoro deve svolgere alcune attività fondamentali:

  • effettuare immediatamente la valutazione dei rischiper individuare quei fattori di rischio che possono causare infortuni o malattie (articolo 3 bis: "in caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il relativo documento entro novanta giorni dalla data di inizio della propria attività"). La valutazione dei rischi deve essere effettuata prima dell'avvio dell'attività, ma i risultati possono essere raccolti nel documento di valutazione dei rischi DVR entro 90 giorni dall'apertura;
  • nella valutazione dei rischi, il datore deve affidarsi anche al medico competente, il quale può fornire un valido supporto per individuare quei fattori di rischio che possono comportare la comparsa di malattie professionali e infortuni sul lavoro e per la redazione del DVR;
  • nominare il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il primo ha il compito di rappresentare i lavoratori sugli aspetti della salute e della sicurezza sul lavoro, mentre il secondo deve assistere il datore di lavoro nella valutazione e gestione dei rischi oltre che proporre delle iniziative per salvaguardare la salute dei lavoratori nei posti di lavoro;
  • aggiornare il documento di valutazione dei rischi DVR qualora vengano introdotti nuovi macchinari, fasi di produzione o lavoratori;
  • comunicare agli enti la presenza di infortuni o malattie sul lavoro;
  • organizzare, insieme al medico competente, una corretta sorveglianza sanitaria;
  • occuparsi dell'informazione e della formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro.

Il documento di valutazione dei rischi DVR: il contenuto

Tra gli obblighi del datore di lavoro, lo abbiamo visto, vi è la redazione del DVR, documento di valutazione dei rischi. Si tratta dell'obbligo più importante, in quanto si tratta dell'operazione di prevenzione che può ridurre drasticamente gli infortuni.

Infatti, a partire dal DVR, si possono elaborare delle iniziative per contenere i rischi di infortunio e consentire ai lavoratori di operare in tutta sicurezza. Ecco anche perché, secondo le disposizioni di legge, è importante apportare le modifiche al documento qualora vi fossero dei mutamenti in azienda: è necessario sempre tenere sotto controllo il livello di sicurezza sul lavoro e prevedere qualsiasi potenziale rischio prima che accada.

All'interno del DVR devono essere inseriti i rischi legati all'utilizzo delle macchine, di sostanze chimiche o tossiche, ma anche di videoterminali e persino lo stress correlato alle attività svolte nell'azienda. Non bisogna, insomma, sottovalutare nessun aspetto.

Ecco il contenuto del documento di valutazione dei rischi:

  • modalità adottate per rintracciare i rischi legati alle attività svolte nelle imprese ("La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione");
  • conclusioni a cui si è giunti a seguito della valutazione dei rischi;
  • macchinari impiegati, ruoli, organizzazione aziendale, sostanze utilizzate;
  • misure di prevenzione e dispositivi di protezione scelti per ridurre il rischio;
  • procedure da adottare per migliorare i livelli di sicurezza;
  • l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico che ha partecipato alla valutazione del rischio;
  • qualsiasi iniziativa volta all'educazione e formazione dei dipendenti;
  • l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.

Il DVR deve recare data certa e la firma del datore, del responsabile del servizio di protezione e prevenzione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico, ove nominato.

 


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Nomine che spettano ai datori di lavoro

Il datore di lavoro ha poi l'obbligo di nominare, come già accennato, alcune figure fondamentali:

  • Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza, il portavoce degli impiegati delle imprese;
  • medico competente, il quale svolge la sorveglianza sanitaria;
  • il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione che, secondo il Decreto Legislativo circa la sicurezza sul lavoro, ha il compito di individuare quelle iniziative per tutelare ogni singolo lavoratore all'interno di un' impresa;
  • addetti al primo soccorso e squadra per la prevenzione degli incendi, figure che, previo addestramento, gestiscono i dipendenti in caso di emergenza, evitando infortuni gravi e persino la morte.

Sanzioni in caso di inadempimento

La normativa vigente prevede delle sanzioni in caso di mancato adempimento agli obblighi:

  • ammenda da 1.096 a 4.384 euro in caso di DVR incompleto
  • arresto da 3 a 6 mesi oppure ammenda da 2.500 € a 6.400 € per omessa elaborazione del documento
  • arresto da 3 a 6 mesi oppure ammenda da 2.500 € a 6.400 € per mancata nomina dell'RSPP
  • arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro per mancata formazione del personale.

Conclusioni

In caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro deve ottemperare ad alcuni obblighi.

Questi sono in continua evoluzione, in quanto la legge cerca sempre di più di tutelare la salute dei lavoratori. Non si tratta solo di misure utili per evitare infortuni, morti, malattie, ma anche per mantenere le aziende competitive sul mercato. Immagina il caso di un incidente in un'azienda: non solo ci sarebbe la spiacevole evenienza dal punto di vista dei lavoratori, ma sarebbe necessario chiudere temporaneamente la produzione e ciò significa sottostare a una perdita non da sottovalutare.

Non sono pochi gli interventi legislativi che di anno in anno, in Italia e nella Comunità Europea, cercano di migliorare la sicurezza in qualsiasi ambiente di lavoro. Alla base della normativa vigente, comunque, vi è sempre il miglioramento delle condizioni dei lavoratori nelle varie attività lavorative.

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Scritto da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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