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Aggiornamento del D.Lgs. 81/2008 a luglio 2025: cosa devono fare i datori di lavoro

  

Con l’arrivo dell’estate 2025 e il rilascio dell’ultima revisione del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, il D.Lgs. 81/2008 è stato aggiornato con disposizioni che impongono nuove responsabilità e chiariscono alcuni aspetti che, fino a oggi, generavano ambiguità. Le modifiche introdotte a luglio interessano direttamente i datori di lavoro e toccano ambiti come la formazione, l’utilizzo di ambienti lavorativi particolari, la sorveglianza sanitaria, la gestione documentale e la semplificazione di alcune procedure operative.

Global Medical Service offre assistenza per l’applicazione corretta e tempestiva delle disposizioni più recenti, in modo che ogni datore di lavoro possa tutelare efficacemente lavoratori e azienda. Scopri i nostri corsi di sicurezza sul lavoro a Milano e Melzo e non esitare a chiedere il nostro supporto per quanto riguarda la medicina del lavoro.

 

Stop ai tesserini nei cantieri edili: cosa significa per chi assume

Il primo cambiamento riguarda l’abrogazione dell’obbligo di rilascio del tesserino di riconoscimento per i lavoratori nei cantieri temporanei o mobili. Per anni questo adempimento ha rappresentato una consuetudine amministrativa a cui i datori di lavoro non potevano sottrarsi.

Da luglio, non è più necessario predisporre e consegnare la tessera identificativa per ogni lavoratore in cantiere. Rimane però intatta la responsabilità di identificare il personale in caso di controllo, ad esempio attraverso badge elettronici, app aziendali o sistemi digitali che garantiscano la tracciabilità delle presenze e l’identificazione delle persone presenti sul luogo di lavoro. 

Il datore di lavoro può quindi liberarsi di un compito formale senza rinunciare alla sorveglianza sul campo: resta obbligato a garantire che tutti gli addetti siano riconoscibili e presenti in sicurezza.

 

Formazione obbligatoria per datori di lavoro: parte un nuovo capitolo

Dal 24 maggio 2025, ogni datore di lavoro deve frequentare un corso obbligatorio di formazione specifica in materia di salute e sicurezza. Questa novità, introdotta con l’Accordo Stato-Regioni 59/CSR/2025, ridefinisce la durata, i contenuti minimi e le modalità con cui ogni figura apicale aziendale deve acquisire competenze sui propri obblighi e su come prevenirli.

Il principio è semplice: non si può dirigere in sicurezza se non si conoscono i rischi e gli strumenti per evitarli.

I percorsi formativi, obbligatori e soggetti ad aggiornamenti periodici, variano a seconda della classificazione di rischio dell’azienda (basso, medio, alto) e devono includere sessioni su valutazione dei rischi, misure di prevenzione, gestione delle emergenze e organizzazione interna.

Chi ha già seguito corsi in passato non è esonerato. La nuova regolamentazione richiede l’aggiornamento della formazione secondo i nuovi standard entro i termini stabiliti. Nessuna proroga automatica, nessun riconoscimento automatico dei vecchi corsi non conformi.

 

Locali sotterranei e semi-sotterranei: si aprono nuove possibilità operative

Un’altra modifica significativa riguarda la possibilità di svolgere attività lavorative in locali sotterranei o semi-sotterranei, purché non generino emissioni nocive. La norma introduce un nuovo iter autorizzativo semplificato: è sufficiente comunicare all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, via PEC, l’intenzione di utilizzare questi ambienti. 

Se entro 30 giorni non viene espresso un divieto, il datore può procedere, a patto che i locali siano conformi alle regole di salubrità e sicurezza (areazione, illuminazione, accessibilità, misure antincendio, ecc.).

Questo permette di valorizzare spazi finora inutilizzati, a patto che non siano destinati ad attività polverose, a rischio chimico o con emissioni pericolose. Il datore di lavoro ha però la responsabilità di certificare, anche attraverso tecnici o consulenti terzi, la conformità strutturale e funzionale dell’ambiente. Ogni errore può comportare sanzioni e la sospensione immediata dell’attività.

 

Sorveglianza sanitaria: nuove regole, nuove responsabilità

L’aggiornamento di luglio ha modificato alcuni meccanismi chiave legati alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Le decisioni del medico competente non sono più impugnabili presso l’organo di vigilanza, ma passano all’ASL territorialmente competente, che assume così un ruolo centrale nella gestione dei ricorsi.

Ma non è tutto. Sono state introdotte due nuove tipologie di visita medica obbligatoria:

  1. prima dell’assunzione, per i lavoratori destinati a mansioni con rischi specifici;

  2. al rientro dopo assenze superiori a 60 giorni, indipendentemente dal motivo (malattia, infortunio, congedi, ecc.).

Il datore deve aggiornare il piano sanitario, verificare le nuove esigenze di visita, rivedere i protocolli medici e assicurarsi che l’organizzazione sanitaria aziendale rispetti i nuovi obblighi.

Non prevedere queste visite equivale a esporsi a sanzioni. È richiesto anche un coordinamento puntuale tra ufficio risorse umane, medico competente e consulenti in materia di sicurezza.

 

La relazione annuale sulla sicurezza: un nuovo strumento di monitoraggio

Con l’introduzione dell’art. 14-bis, il Ministero del Lavoro è obbligato a presentare ogni anno, entro il 30 aprile, una relazione sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il documento deve contenere dati aggiornati, criticità emerse e indicazioni su eventuali riforme normative in fase di studio.

Per i datori di lavoro questa novità non si traduce in un nuovo adempimento diretto, ma rappresenta una fonte autorevole di dati e priorità su cui strutturare audit interni, aggiornare DVR e piani di prevenzione.

Chi guida un’azienda deve quindi familiarizzare con questo documento, consultarlo ogni anno e usarlo per verificare se la propria gestione della sicurezza è allineata con le tendenze emergenti, i dati epidemiologici e le osservazioni del Ministero.

  

Ultime novità in materia contrattuale e contributiva: attenzione ai riflessi sulla sicurezza

La revisione del DDL Lavoro 2025 ha introdotto misure che, pur non modificando direttamente il D.Lgs. 81/2008, incidono sulla gestione del personale e sull’organizzazione della sicurezza. Si segnalano:

  • la possibilità di utilizzare lavoratori somministrati a tempo determinato per più di 24 mesi senza vincoli in determinati casi;

  • l’opzione per il lavoratore in cassa integrazione di prestare attività per altro datore, senza percepire il trattamento per i giorni lavorati;

  • la possibilità di rateizzare i debiti contributivi fino a 60 rate mensili.

Il datore di lavoro deve valutare con attenzione le implicazioni operative di queste scelte. Più flessibilità contrattuale comporta maggiore attenzione nella gestione del rischio: ogni nuovo inserimento, ogni variazione di turno, ogni cambio mansione deve essere accompagnato da una verifica di sicurezza, da un’informazione mirata e, se necessario, da formazione specifica.

Global Medical Service affianca ogni datore di lavoro nella gestione completa di questi aggiornamenti. I nostri esperti in sicurezza sul lavoro, medicina del lavoro e formazione professionale sono disponibili per:

  • rivedere e aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi alla luce delle novità;

  • organizzare percorsi formativi conformi al nuovo Accordo Stato-Regioni 59/CSR/2025;

  • implementare procedure di sorveglianza sanitaria coerenti con le nuove disposizioni;

  • redigere e mantenere aggiornata la documentazione prevista dalla normativa.

Noi siamo al tuo fianco per garantire il rispetto della legge, la sicurezza dei lavoratori e la tranquillità dell’impresa.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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