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Come garantire la sicurezza dei dipendenti in un ambiente di lavoro condiviso e in smart working

 

Negli ultimi anni si sono diffuse delle pratiche di organizzazione del lavoro che prevedono maggiore flessibilità e minori vincoli di tempo e orario. E' così che sono nati lo smart working, il telelavoro e il co working. In questo articolo di Global Medical Service faremo chiarezza sulla differenza tra le varie modalità di lavoro agile e vedremo come un datore di lavoro debba occuparsi della sicurezza dei suoi dipendenti.

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 Smart working

 

Smart working: tempi, spazi e opportunità per aziende e lavoratori

Cos'è esattamente lo smart working? Che differenza c'è col telelavoro?

Lo smart working e il telelavoro sono due termini che spesso vengono usati in modo intercambiabile, ma in realtà hanno significati leggermente diversi.

Il telelavoro si riferisce al lavoro svolto da casa o da un altro luogo remoto, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per comunicare con i colleghi e gli eventuali clienti. Il telelavoro può essere una modalità di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale, ma si riferisce sempre ad una posizione di lavoro stabile e definita, con la stessa organizzazione e i medesimi obiettivi di una in ufficio.

Lo smart working, d'altra parte, è una filosofia di lavoro che prevede l'uso flessibile e intelligente delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per migliorare l'efficienza e la produttività dei lavoratori. Consente ai lavoratori di scegliere dove, quando e come lavorare, in modo da adattarsi meglio alle loro esigenze personali e professionali. Lo smart working non implica necessariamente il lavoro da casa o da un luogo remoto, ma piuttosto una maggiore flessibilità nella scelta del luogo di lavoro e degli orari di lavoro.

Chi effettua lo smart working, può anche lavorare secondo una modalità di lavoro condiviso, il co working. Questo termine indica una forma di lavoro collaborativo che prevede la condivisione di uno spazio di lavoro comune da parte di professionisti e imprenditori di diverse attività e settori, che lavorano in modo indipendente e autonomo. Anche questi spazi, come la casa o gli uffici, presentano una serie di rischi di cui bisogna tenere conto.

 

I rischi per la sicurezza al tempo dello smart working diffuso

Lavorare fuori dalla sede aziendale comporta rischi simili a quelli che si corrono lavorando in modalità standard. Per esempio, lo smart working comporta una maggiore esposizione dei sistemi informatici ai rischi di cyber attacchi, come hacking e phishing. I dipendenti che lavorano da casa possono utilizzare reti Wi-Fi non sicure o dispositivi non protetti, aumentando il rischio di violazioni della sicurezza informatica.

I rischi, comunque, non ruotano solo intorno all'azienda, ma anche al dipendente stesso: lavorare in remoto può portare a problemi di comunicazione e coordinamento tra i membri del team, rendendo difficile la gestione e il monitoraggio delle attività in modo efficace. Può anche comportare una maggiore solitudine e isolamento, con la mancanza di interazione sociale con i colleghi e di motivazione.

Per non parlare poi degli effetti dello smart working sulla salute mentale e fisica se non gestito correttamente: lavorare in un ambiente domestico può comportare una postura scorretta, la mancanza di attrezzature ergonomiche e la mancanza di movimento, aumentando il rischio di problemi muscolo-scheletrici e di salute a lungo termine. Infine, può portare a una confusione tra la vita professionale e personale, con il rischio di lavorare troppe ore e di avere difficoltà a staccare dal lavoro.

 

Accrescere la consapevolezza dei dipendenti: il ruolo del datore di lavoro

Per minimizzare questi rischi, è importante che i datori di lavoro mettano in atto misure di sicurezza informatica adeguate, offrano formazione ai dipendenti sui rischi dello smart working e promuovano la comunicazione e il coordinamento tra i membri del team.

Inoltre, è importante incoraggiare i dipendenti a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato, ad esempio offrendo supporto per l'acquisto di attrezzature ergonomiche e promuovendo la separazione tra vita professionale e personale.

Nella pratica, il datore di lavoro per smart worker ha questi obblighi:

  • effettuare la valutazione dei rischi sul lavoro come indicato nel D.Lgs 81/08, tenendo conto della modalità di lavoro a distanza

  • fornire agli impiegati formazione e informazioni sui rischi e sulle precauzioni da prendere per tutelare la propria salute anche se non lavorano in sede

  • fornire agli smart workers attrezzature e strumenti di lavoro sicuri e funzionali, come sedie ergonomiche, schermi antiriflesso e tastiere ergonomiche, oltre che istruzioni su come usarli e come prevenire i rischi legati alla propria mansione

  • promuovere la privacy e la protezione dei dati personali, fornendo ai dipendenti istruzioni su come gestire e proteggere le informazioni sensibili

  • segnalare eventuali infortuni o malattie professionali, in quanto ricordiamo che i dipendenti privati e della Pubblica Amministrazione che lavorano da remoto hanno diritto a indennizzi da parte dell'INAIL

  • stabilire procedure e protocolli per la gestione degli incidenti e delle emergenze in smart working

  • prevedere la regolare comunicazione con i dipendenti in smart working per verificare che siano in grado di lavorare in modo sicuro e senza problemi.

Soprattutto, i datori di lavoro devono sensibilizzare i dipendenti sul work life balance, in modo che non lavorino troppe ore durante il giorno e che effettuino pause costanti. Il burnout può essere una conseguenza di queste mancate attenzioni e può portare all'insorgenza di malattie e stati depressivi molto pericolosi.

 

Conclusioni

Come vedi, le modalità di lavoro cambiano, ma non le normative circa la sicurezza. Infatti, il titolare di un'azienda deve rispettare le stesse regole previste nella sede fisica della sua impresa, prestando attenzione alle condizioni degli ambienti di lavoro e ai comportamenti dei suoi impiegati.

Noi di Global Medical Service possiamo affiancarti in questo processo, anche se nella tua impresa si lavora molto da remoto. Ti aiutiamo a effettuare la valutazione dei rischi e a raccoglierli all'interno del DVR. Forniamo corsi di formazione per il tuo personale e per gli addetti alla gestione delle emergenze, del primo soccorso, per il personale del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Infine, siamo specializzati in medicina di lavoro: avrai a tua disposizione un medico competente che metterà in pratica le adeguate misure di sorveglianza sanitaria. Diciamo sempre che un'impresa più sicura è anche più produttiva.

Investi nella sicurezza della tua azienda e fai crescere il tuo business: contatta Global Medical Service e ottieni un preventivo senza impegno di tutti i nostri servizi.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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