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La guida completa al rischio VDT

Quando parliamo di videoterminale, vdt, intendiamo uno schermo alfanumerico o grafico impiegato durante una giornata di lavoro. Il Testo Unico sulla sicurezza offre la definizione di videoterminali e li indica come strumenti il cui utilizzo potrebbe comportare dei rischi per i lavoratori.

Ormai oggi in quasi tutte le attività lavorative vengono impiegati videoterminali vdt ed è per questo che è stato fondamentale individuare delle linee guida per il corretto utilizzo degli stessi.

In questo articolo inseriremo tutte le informazioni utili sul tema della sicurezza dei lavoratori che impiegano videoterminali nell' ambiente di lavoro. Scopriremo quali sono i rischi per la salute legati all'impiego di queste attrezzature e come prevenire disturbi o infortuni.

Molti lavoratori e datori di lavoro sottovalutano i rischi legati alle modalità di svolgimento delle mansioni presso videoterminali. Tuttavia, le attività di prevenzione e sicurezza sono fondamentali per un corretto svolgimento dei lavori e la produttività dell'azienda.

 

 

Quali sono le attività svolte in una postazione munita di videoterminale vdt?

Esistono diversi lavori che si effettuano mediante l'uso di attrezzature munite di videoterminali:

  • inserimento dati
  • acquisizione dati
  • comunicazione interattiva
  • word processing
  • progettazione assistita, programmazione e controllo di sistemi produttivi.

Ognuna di queste mansioni presenta un rischio più o meno elevato. In base alle caratteristiche del singolo lavoro, è necessario organizzare in un certo modo la postazione.

Sono esclusi dalla categoria dei lavoratori vdt coloro che usano calcolatrici, registratori di cassa, macchine di videoscrittura senza schermo separato, sistemi informatici montati a bordo di mezzi di trasporto o destinati in modo prioritario all’utilizzazione da parte del pubblico. Non è da considerare un dipendente che fa uso di videoterminale neanche chi utilizza dispositivi portatili per meno di venti ore a settimana.

Rischi dal punto di vista fisico

Perché i videoterminali VDT espongono a rischio il lavoratore? Molti datori di lavoro e anche lavoratori sottovalutano gli effetti dell'uso scorretto dei videoterminali. Si pensa spesso, erroneamente, che i dipendenti più a rischio siano quelli che entrano a contatto con sostanze pericolose o che devono lavorare a contatto con grossi macchinari e carichi pesanti.

In realtà, l'uso scorretto di attrezzature munite di videoterminali portano il lavoratore a soffrire di disturbi alla vista, alle ossa e ai muscoli. Non solo: ci sono anche problematiche complesse legate all'ambito psicologico, chimico, organizzativo, microbiologico e nervoso.

Questo perché, secondo il D Lgs 81/2008 (titolo VII), il dipendente utilizza i videoterminali in modo sistematico o abituale per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni previste. Quali sono i problemi fisici che possono insorgere dall' uso scorretto di videoterminali vdt?

Rischio vdt

I lavoratori potrebbero incorrere in problemi legati alla vista. Infatti, guardare a lungo uno schermo, alla distanza scorretta e senza pause, aumenta i rischi di sviluppare disturbi agli occhi, come vista offuscata, irritazione, dolori, secchezza ecc. I rischi per la vista sono dovuti alla luminosità alta, alla scarsa definizione o a una distanza troppo ravvicinata allo schermo.

Le attività legate all' uso dei videoterminali vdt potrebbero far insorgere problemi legati alla postura. Dolori alla schiena, al collo, alle articolazioni, limitata mobilità sono i problemi di salute che maggiormente si manifestano quando le attrezzature dotate di videoterminali vengono utilizzate senza prestare attenzione.

In generale, una postazione di lavoro non ergonomica crea affaticamento per gli occhi, per il corpo, ma anche per la mente. Vediamo quindi ora quali sono i rischi di tipo mentale dei lavoratori che operano presso un videoterminale.

Rischio postura

 

Rischi dal punto di vista mentale

Il datore di lavoro che si occupa della gestione dei lavoratori che operano presso videoterminali deve tenere conto anche della sicurezza per quanto riguarda le problematiche di tipo psicologico. Infatti, un lavoratore che trascorre molto tempo di fronte a uno schermo alfanumerico o grafico rischia di sentirsi affaticato, alienato e di soffrire per la ripetitività e monotonia del suo lavoro.

Questo non è assolutamente da sottovalutare, in quanto un lavoratore insoddisfatto potrebbe essere meno produttivo e ne risentirebbe anche la sua salute. Il datore di lavoro deve esercitare quindi un controllo anche sullo stato mentale dei suoi dipendenti e prendere i dovuti provvedimenti.

Come mai insorgono queste problematiche?

  • La posizione con cui si lavora non è ergonomica
  • La posizione scorretta viene mantenuta per molte ore
  • Le caratteristiche delle postazioni non sono ottimizzate per la sicurezza sul lavoro (bisogna quindi effettuare un controllo su schermo, tastiera, mouse, altre periferiche, software installati, illuminazione dell'ambiente, microclima, spazi di lavoro e di movimento, ambiente sonoro...)
  • movimenti ripetitivi o troppo rapidi su tastiera e mouse
  • uso scorretto degli strumenti con conseguenze sugli arti e sull'apparato scheletrico
  • Il rischio dovuto al Vdt è molto importante, anche se spesso sottovalutato. Nel testo Unico viene sottolineato come tra gli obblighi del datore di lavoro vi sia la valutazione dei rischi a esso associati, fondamentale come per tanti altri.

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Obblighi del datore di lavoro

Fornire informazioni corrette sull'uso di un'attrezzatura munita di videoterminali ai lavoratori è fondamentale per contenere i rischi di infortuni.

Il datore di lavoro, oltre che rispettare questo obbligo, deve anche autovalutare il proprio posto di lavoro e procedere con la stesura del documento di valutazione del rischio. Una volta generata tutta la documentazione fondamentale per contenere i rischi, deve preoccuparsi della fornitura di strumenti con caratteristiche ergonomiche (tastiera, sedia da ufficio con tutti i comfort, piano di lavoro all'altezza giusta...).

Abbiamo però visto che la sicurezza sul lavoro dei dipendenti che usano videoterminali non riguarda solo problematiche a livello fisico, all'apparato muscolo scheletrico e al sistema nervoso centrale, ma anche psicologico e organizzativo. Non basta quindi che il datore di lavoro intervenga sul miglioramento ergonomico delle postazioni di lavoro, ma dovrà dare particolare rilevanza anche alla progettazione dei software e all' organizzazione del lavoro.

Una volta raccolti i dati sulle caratteristiche degli ambienti di lavoro e i rischi a essi legati, il datore deve disporre le misure idonee ad eliminare o ridurre questi ultimi, tenendo conto della salute e la sicurezza dei lavoratori.

Medico del lavoro e visite aziendali

Se si utilizza una postazione di lavoro con videoterminali vdt, i lavoratori devono essere sottoposti a visite periodiche. Il datore di lavoro deve dunque nominare un medico competente che si occupi di valutare il rischio legato a questa categoria di lavoratori e aiuti a migliorare l' ambiente lavorativo. Egli deve fornire tutte le informazioni raccolte sui rischi sia al datore che all' INAIL.

vissiotest

Questa figura professionale potrebbe richiedere esami più specifici per valutare le condizioni di salute di chi svolge un lavoro al videoterminale vdt abituale per venti ore a settimana, come ecografie, esami radiologici o sedute presso un ortopedico.

Qual è la periodicità di visita per i lavoratori esposti al rischio VDT?

La periodicità di visita per i videoterminalisti è ogni 2 anni per i lavoratori di età superiore a 50 anni o con prescrizioni e/o limitazioni, per tutti gli altri è di 5 anni salvo diverse indicazioni del Medico Competente.

Come sistemare la postazione di lavoro per ridurre i rischi

Quando i lavoratori utilizzano in modo sistematico o abituale una postazione di lavoro al videoterminale, è bene che essa sia comoda ed ergonomica al massimo per ridurre il rischio legato alla sicurezza del dipendente.

Il datore di lavoro, come già accennato, deve tenere conto di tutti i rischi legati alle mansioni svolte al videoterminale e fornire ai lavoratori strumenti e indicazioni per ridurre al massimo il rischio legato alle postazioni di lavoro.

Le norme del titolo VI del Decreto prevedono innanzitutto pause e interruzioni del lavoro al videoterminale di circa 15 minuti ogni 120 trascorsi di fronte allo schermo. Gli obblighi del datore di lavoro interessano quindi l' organizzazione delle mansioni sul posto di lavoro, in modo da favorire la sicurezza e il cambio di posizione regolare. Il rischio è altrimenti quello di alienazione, insorgenza di rischi per la vista e per l'apparato osteo muscolo scheletrico.

Gli obblighi del datore di lavoro includono anche il miglioramento della postazione di lavoro. Ecco quindi le modalità da seguire per evitare l'insorgenza di disturbi visivi e scheletrici:

  • il computer deve essere posto su un piano di lavoro così che la visualizzazione sia comoda per il collo del lavoratore. Il margine superiore dello schermo è quindi posizionato ad un'altezza lievemente inferiore alla linea degli occhi
  • il lavoratore deve utilizzare un mouse, e non un puntatore sulla tastiera, in quanto è molto più ergonomico;
  • le sedie da ufficio utilizzate devono essere regolabili in altezza, così che i gomiti formino un angolo retto quando si appoggiano le mani sulla tastiera del PC;
  • la sedia da lavoro dovrebbe essere munita di regolatore dello schienale, in modo che supporti la zona lombare e non affatichi la schiena, che deve essere tenuta sempre in posizione eretta e dritta;
  • la tastiera deve essere collocata davanti al video con abbastanza spazio da consentire di appoggiare mani ed avambracci;
  • i polsi devono essere tenuti dritti, ecco perché spesso si ricorre all'uso di supporti che vanno anteposti alla tastiera;
  • i piedi devono essere poggiati a terra, le ginocchia devono formare angoli retti (non vanno accavallate le gambe), così come le caviglie e le anche. In caso di scomodità, è possibile impiegare un poggiapiedi;
  • lo schermo deve essere posto a una distanza di almeno 50-70 cm dagli occhi dell’operatore e fino a 90 cm per monitor da 17”;
  • quando si scelgono gli articoli d'arredamento da inserire nelle varie postazioni con videoterminale, è necessaria una valutazione del rischio in linea con le caratteristiche fisiche del singolo lavoratore. Infatti, ve ne sono alcuni più bassi rispetto ad altri ed è magari necessario introdurre dei poggiapiedi o dei piani di lavoro differenti.

Corretta postazione Videoterminale

 

Caratteristiche degli ambienti di lavoro

Gli obblighi del datore di lavoro includono anche il miglioramento dell'ambiente di lavoro. Ecco quindi le modalità da seguire per evitare l'insorgenza di patologie soprattutto visive e psicologiche:

  • l' ambiente di lavoro deve essere correttamente illuminato per ridurre i possibili danni alla vista e spiacevoli stati di umore;
  • tuttavia, le luci negli ambienti di lavoro non devono generare fastidiosi riflessi su superfici e sullo schermo, in quanto questo potrebbe comportare danni per gli occhi;
  • le pareti del locale devono essere di colore neutro e poco riflettente;
  • la superficie del piano deve essere di coloro chiaro, opaca, non riflettente, così come lo schermo del PC. Errate condizioni di illuminazione portano a danni agli organi visivi;
  • nei locali open space, devono essere presenti più punti di regolazione della luce artificiale, eventualmente con sistemi a reostati;
  • non vi devono essere cavi o altri oggetti d'intralcio a piedi e gambe;
  • gli oggetti che si usano molto spesso devono essere collocati nelle immediate vicinanze del dipendente, per ridurre torsioni, allungamenti o spostamenti rischiosi mediante l'uso della sedia da ufficio con le rotelle;
  • in base alle attività svolte dal lavoratore, per tutelare la sua salute, bisogna introdurre negli ambienti degli oggetti che favoriscano la facilitazione delle mansioni. Per esempio, se degli operatori si occupano di inserimento dati o lettura degli stessi, si può introdurre nelle postazioni un leggio per una migliore visualizzazione dei documenti.

Organizzazione del lavoro al videoterminale

Ecco una piccola guida con delle indicazioni per un corretto intervento sull'organizzazione del lavoro:

  • E' richiesto spesso il cambio di posizione e il movimento, così da evitare problemi alla circolazione e ai muscoli;
  • al lavoratore è richiesto di procedere con delle piccole pause per sgranchirsi le gambe e prendere aria. Infatti, la tutela del lavoratore che utilizza videoterminali passa anche attraverso il diritto ad usufruire di una interruzione della sua attività attraverso delle pause o cambiamento di mansione.

Controllo di valutazione degli ambienti

Per concludere questo articolo circa la sicurezza sul lavoro dei dipendenti che utilizzano videoterminali, offriamo ai datori alcuni spunti per il procedimento di valutazione delle postazioni al videoterminale.

Un controllo approfondito della propria azienda consente di migliorare l'ambiente di lavoro e di rendere anche più produttivi i dipendenti. Il lavoratore esposto a rischio VDT presenta dei diritti da non sottovalutare mai e il suo datore deve sempre intervenire nella valutazione del suo stato di salute e nel miglioramento delle sue condizioni operative.

DVR GMS

Ecco quindi alcune domande che si dovrebbe porre:

Il lavoro è organizzato così che l’ attività al vdt sia intervallata con altre?

  1. Puoi posizionare la tastiera e il mouse così da digitare appoggiando gli avambracci o le mani?
  2. La tua sedia non scivola, puoi spostarla facilmente ed ha cinque punti di appoggio?
  3. Riesci a disporre tutto il tuo materiale per lavorare sulla scrivania e non sei continuamente sommerso dalle carte per mancanza di spazio?
  4. Vi sono problematiche di abbagliamento o riflessi dovuti alla illuminazione naturale o artificiale?
  5. Riesci a regolare l’intensità della luce a seconda delle tue necessità?
  6. Le cosce sono parallele al pavimento e le gambe sono ad esso perpendicolari?

Check list valutazione rischio VDT 

Molto utile a questo scopo è la check list valutazione rischio VDT  che alleghiamo per permetterne l'utilizzo a chiunque volesse valutare la sua postazione VDT e gli aspetti ambientali del locale. 

Continua a seguirci per altre importanti informazioni circa la gestione della sicurezza sul lavoro.

 


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Scritto da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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