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Claustrofobia sul lavoro: valutazione e impatto nei contesti lavorativi

 

La claustrofobia, la paura irrazionale degli spazi chiusi e ristretti, può avere un impatto significativo sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. In questo articolo, esploreremo come il "Claustrophobia Questionnaire" (CLQ) e altre forme di autovalutazione possano aiutare i Medici Competenti a valutare l'idoneità dei lavoratori in ambienti di lavoro specifici. Scopri come gestire questa fobia per garantire un ambiente di lavoro sicuro ed efficace.

 

Indice:

  1.  

Che cosa si intende per claustrofobia

La claustrofobia è una fobia specifica di tipo situazionale, caratterizzata dalla paura irrazionale e intensa degli spazi chiusi, ristretti, angusti o molto affollati. Nell'ambito della medicina del lavoro, questa condizione può rappresentare un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano in ambienti confinati o costrittivi.

Ad esempio, un lavoratore che deve lavorare in spazi sotterranei o in ascensori potrebbe essere particolarmente vulnerabile alla claustrofobia. La paura estrema degli spazi chiusi può causare nel soggetto una reazione di intenso stress psicologico ed evitamento, compromettendo la sua capacità di svolgere determinate mansioni lavorative.

 Claustrofobia

  

Claustrofobia: impatto sul lavoro

Il Medico Competente ha il compito di valutare la claustrofobia e altri fattori di rischio psicologico dei lavoratori durante la Sorveglianza Sanitaria. La valutazione di queste condizioni è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e adatto alle specifiche mansioni dei dipendenti.

Ad esempio, un operaio edile che soffre di claustrofobia potrebbe non essere adatto a lavorare in spazi ristretti come tunnel o pozzi. La diagnosi accurata e la gestione della claustrofobia possono contribuire a ridurre i rischi di incidenti sul lavoro e a migliorare la produttività.

 

  questionario claustrofobia

  

Che cos’è e a cosa serve il Questionario Claustrofobia

Ad oggi, in Italia, non esiste una versione ufficialmente validata del questionario “Claustrophobia Questionnaire” (CLQ) utilizzato prevalentemente in contesti di ricerca e di pratica clinica. Tuttavia, alcuni studi (https://sipiss.it/wp-content/uploads/Claustrophobia_PDF.pdf) hanno considerato la versione italiana del questionario affidabile e valida anche per la Medicina del Lavoro.

Le sottoscale di valutazione

Lo strumento è progettato per valutare la paura claustrofobica attraverso due sottoscale di valutazione:

  1. Soffocamento
  2. Restrizione

I partecipanti sono invitati a valutare il loro grado di ansietà in varie situazioni, assegnando un punteggio da 0 (per niente ansioso) a 4 (estremamente ansioso). Le circostanze valutate includono, ad esempio, "Aspettare per 15 minuti in un aereo a terra con le porte chiuse" o "Trovarsi su un treno affollato che si ferma tra due stazioni".

Nell'ambito della medicina del lavoro, la diagnosi di claustrofobia si basa spesso sul colloquio con il Medico Competente, il quale sottopone al lavoratore una serie di domande, inclusa l'autovalutazione dell'ansia in situazioni costrittive o luoghi particolarmente angusti.

L'utilizzo di questionari sull'ansia, inclusa la claustrofobia, può essere uno strumento valido per valutare la capacità dei lavoratori di svolgere determinati compiti e mansioni. Questi strumenti possono aiutare il Medico Competente a identificare i lavoratori a rischio e adottare misure preventive per garantire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole.

  

Quando è utile somministrare un Questionario di Claustrofobia

Il questionario claustrofobia, insieme ad altri strumenti simili, riveste un ruolo essenziale nella valutazione dell'idoneità dei lavoratori a svolgere specifiche mansioni in determinati contesti lavorativi. Questi strumenti sono particolarmente utili per quei lavoratori che operano in ambienti confinati, luoghi particolarmente restrittivi o affollati, o in condizioni di costrittività fisica come l'utilizzo di imbracature.

Tra gli ambienti critici che richiedono particolare attenzione, figurano quelli definiti dal DPR 177/2011, che fornisce le linee guida e le procedure necessarie per garantire la sicurezza in questi spazi. Tra i luoghi inclusi in questa categoria troviamo vasche, cisterne, serbatoi, silos, reti fognarie, tubazioni, locali tecnici di piscine e scavi a sezione ristretta. Questi spazi possono avere una scarsa o assente ventilazione, aumentando il rischio di claustrofobia e altre problematiche di salute e sicurezza per i lavoratori.

D'altra parte, il D.Lgs. 81/08 si occupa dei lavori in quota, che sono definiti come tutte quelle attività che espongono il lavoratore al rischio di caduta da un'altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile. Questa categoria comprende anche attività di scavo con profondità superiori a 2 metri. In tali condizioni lavorative, i lavoratori devono essere sottoposti a valutazioni specifiche per garantire la loro sicurezza durante le operazioni.

È quindi essenziale che i Medici Competenti e gli addetti alla sicurezza sul lavoro utilizzino il questionario claustrofobia e altri strumenti di valutazione dell'ansia per identificare i lavoratori a rischio e adottare misure preventive adeguate. Solo una corretta gestione dei rischi psicologici e fisici sul posto di lavoro può garantire un ambiente sicuro ed efficiente per tutti i dipendenti.

 

Quali lavoratori sono sottoposti al Questionario Claustrofobia

Il questionario claustrofobia è particolarmente utile per valutare l'idoneità dei lavoratori che operano in ambienti confinati, ristretti o affollati. Ad esempio, un addetto al montaggio che deve lavorare all'interno di strutture sotterranee o un tecnico che esegue interventi di manutenzione in spazi angusti possono essere soggetti a questa valutazione.

La Sorveglianza Sanitaria, regolamentata dal DPR 177/2011, definisce le linee guida e le procedure necessarie per valutare i rischi correlati agli spazi confinati. Assicurati di somministrare questionari di autovalutazione sull'ansia ai tuoi dipendenti per identificare eventuali problemi legati alla claustrofobia e per garantire un ambiente di lavoro sicuro e confortevole per tutti.

   

Conclusioni

Affidati a Global Medical Service, una società certificata ISO 9001-2015 nella fornitura di servizi di medicina del lavoro, sicurezza sul lavoro e formazione dei lavoratori, per migliorare la salute e la sicurezza dei tuoi dipendenti. Gestisci la claustrofobia e gli altri rischi psicologici sul lavoro in modo responsabile e professionale. La salute dei tuoi dipendenti è la nostra priorità.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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