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PSS - Piano Sostitutivo di Sicurezza: cosa devo sapere?

Cos'è il piano sostitutivo di sicurezza? Chi ha il compito di redigerlo e quando? È obbligatorio? Cosa afferma la normativa?

Rispondiamo a queste ed altre domande nel breve articolo che segue.

 

piano sostitutivo di sicurezza pss

 

Cos'è il PSS?

PSS è un acronimo che sta per Piano Sostitutivo di Sicurezza, si tratta di un documento sostitutivo del piano sicurezza e coordinamento (PSC) tipico degli appalti pubblici. Il contenuto del PSS è molto simile a quello del piano di sicurezza e coordinamento, cioè il PSC, tranne per ciò che riguarda la stima dei costi della sicurezza e per il fatto che le valutazioni si limitano a lavoratori di una sola impresa.

Il PSS è regolato dall' articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 (legge Merloni ter).

 

Cos'è invece il PSC?

Il PSC, cioè il piano sicurezza e coordinamento, da menzionare per le sue molteplici affinità con il piano sostitutivo di sicurezza PSS, è il documento redatto in fase di progettazione dell'opera che deve contenere l'analisi di tutti i rischi e delle misure di protezione e prevenzione relative allo specifico cantiere ed i costi della sicurezza.

Si tratta di un documento strettamente legato al piano operativo di sicurezza (POS), che è un documento che ogni impresa esecutrice deve redigere prima di dare inizio alle attività di lavoro in un cantiere, come stabilito dal D.lgs n 81/2008.

Il compito di redigere il PSC spetta ai datori di lavoro.

 

Chi deve redigere il Piano di Sicurezza Sostitutivo?

Attenendosi sempre all' art 131 del D.Lgs. 163/2006il compito della redazione del piano sostitutivo di sicurezza spetta all' appaltatore del lavoro o al concessionario.

 

Quando avviene la redazione del PSS?

In seguito alla redazione del Piano SS, l'appaltatore o il concessionario lo deve consegnare alla pubblica amministrazione che ha indetto il bando per l' appalto; la consegna deve essere fatta entro 30 giorni dall'aggiudicazione dell'appalto stesso.

 

Quali sono i contenuti minimi del PSS?

I contenuti minimi del piano sostitutivo di sicurezza sono definiti nell'allegato XV del D.lgs 81 2008.

Come detto in precedenza, sono molto simili a quelli necessari per la redazione del PSC, ad eccezione della stima dei costi della sicurezza; eccoli riportati qua di seguito.

Uno dei contenuti principali è la descrizione dell'opera con l'indirizzo, il contesto nel quale si colloca il cantiere e la sintesi dei processi lavorativi svolti, con particolare attenzione alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche.

È molto importante anche l'individuazione dei soggetti e delle figure con compiti di responsabilità e sicurezza, vanno indicati nello specifico i nominativi di coloro che occupano il ruolo di responsabile dei lavori dell'impresa, di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.

Dev'essere inoltre presente una relazione sull'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi presenti, insieme alle scelte legate alla progettazione, all'organizzazione e alle misure preventive e protettive, in riferimento all' ambiente, all'area di cantiere, all'organizzazione di cantiere, ai lavori ed ai rischi dell' impresa .

Devono inoltre essere riportate le misure di coordinamento delle attrezzature, delle infrastrutture e dei mezzi e dispositivi di protezione collettiva, oltre all'elenco dei dispositivi di protezione individuale di cui i lavoratori potranno fare uso.

In tutte le imprese è anche necessaria la presenza delle direttive organizzative per la gestione del servizio di pronto soccorso, dei piani antincendio e per l'evacuazione dei lavoratori.

Infine dev'essere presente nel PSS la stima della durata prevista dei lavori, insieme alla durata delle varie fasi di lavoro e, nei casi più complessi, delle sottofasi.

 

L' obbligo del PSS è stato abrogato?

Per quanto riguarda l' obbligo di redazione del PSS, la questione è molto spinosa dati i vari cambiamenti legislativi che hanno interessato le imprese negli ultimi 20 anni.

L'introduzione dell'obbligo di redazione del piano di sicurezza sostitutivo da parte delle imprese fu introdotto nell' art. 31 comma 1bis della Legge 18 novembre 1998 n° 415, che prevedeva che: "Entro trenta giorni dall'aggiudicazione, e comunque prima della consegna dei lavori, l'appaltatore od il concessionario redige e consegna ai soggetti di cui all'articolo 2, comma 2:

  1. eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e di coordinamento e del piano generale di sicurezza quando questi ultimi siano previsti ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494;
  2. un piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento e del piano generale di sicurezza, quando questi ultimi non siano previsti ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494;
  3. un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano sicurezza e di coordinamento e dell'eventuale piano generale di sicurezza, quando questi ultimi siano previsti ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, ovvero del PSS di cui alla lettera b).

Il provvedimento di due anni dopo però, ossia il D Lgs. n° 494/1996, prevedeva l'obbligo di redazione del PSC ma non quello del PSS; mentre invece la legge emanata tre anni dopo, il D. Lgs. n° 528 del 19 novembre 1999, prevedeva l' abrogazione dell'obbligo del piano generale di sicurezza e riprendeva l'obbligo  della pubblicazione del regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza, peraltro già richiesto dalla Legge n° 415/1998. Quindi fino a quel momento l'obbligo di stesura del PSS era presente solo per i cantieri relativi agli appalti pubblici di lavori e nei soli casi in cui non era previsto l'obbligo di redigere il PSC.

Successivamente nel 2 maggio 2006 viene pubblicato il D. Lgs. n° 163, conosciuto come "codice dei contratti pubblici", in sostituzione alla L. 109/1994; l’art. 131 comma 2 lett. b) confermava l’obbligo di redazione del PSS per i soli cantieri di appalti pubblici di lavori per cui non fosse necessario redigere il PSC.

Il 9 aprile 2008 viene pubblicato il D. Lgs. n° 81/2008 o Testo Unico, che riportava nell’allegato XV il regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza senza però riportarne l'obbligo, situazione che si ripete sia nel Decreto Interministeriale riguardante i modelli semplificati per la stesura del PSC, del POS e del PSS, emanato Il 9 settembre 2014, sia nel D. Lgs. n° 50 pubblicato nel 18 aprile 2016; la menzione dell'obbligo di redigere il PSS non è mai più stata reintrodotta.

 

In conclusione, il PSS è obbligatorio?

A livello giuridico l'obbligo di stesura del PSS non esiste più, ma le linee guida prevedono che la sua elaborazione è consigliabile come garanzia se la stazione appaltante dovesse richiedere il Piano si Sicurezza Sostitutivo come buona prassi per la sicurezza sul lavoro.

Inoltre è opportuno menzionare che nel caso in cui l'appalto si svolga in un contesto che presenta possibili rischi ingenti, il PSS può essere considerato un elemento più efficace del POS.

 


Scritto da Paolo Calderone 

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Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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