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COVID-19 La sorveglianza sanitaria nel nuovo protocollo governo parti sociali

Finalmente è stato trovato il tanto atteso accordo tra governo, aziende e sindacati, in materia di sicurezza sul lavoro nell'emergenza coronavirus. 

Il premier conte ha comunicato a tutti gli italiani via Twitter che "Dopo 18 ore di un lungo e approfondito confronto", è stata raggiunta l'intesa che ha portato alla firma di un protocollo "per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori".  

Il "Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro" esamina approfonditamente varie questioni quali,l'accesso in azienda,le precauzioni igieniche personali, la "gestione degli spazi comuni,gli spostamenti interni, fino alla gestione del dipendente sintomatico) e fornisce insieme di regole che datore di lavoro e dipendenti sono tenuti a seguire per evitare i contagi.  

In questo articolo vogliamo approfondire l’aspetto della sorveglianza sanitaria in azienda. 

La sorveglianza sanitaria nelle aziende va interrotta o deve proseguire? 

Secondo il nuovo Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro la sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo) 

Il protocollo siglato tra governo e parti sociali stabilisce che in questo periodo vanno privilegiate: 

  1. le visite preventive,  

  1. le visite a richiesta  

  1. e le visite da rientro da malattia 

L’accordo in merito è chiaro ed esplicito e cita testualmente “la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio” 

Quali sono i compiti specifici delMedico competente per contrastare e il contenere la diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

Questi in sintesi i compiti previsti dal nuovo protocollo:

  • il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19
  • Il medico competente segnala all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie 


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