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Smart working e disturbi muscoloscheletrici

 

Il lavoro da casa o "smart working" può portare a disturbi muscoloscheletrici a causa di una postura scorretta, seduta prolungata e mancanza di attività fisica. Ciò può causare dolori alla schiena, alle spalle e alle braccia, nonché ai polsi e alle mani.

È importante che le persone che lavorano da casa adottino una postura corretta, si alzino e si muovano regolarmente e facciano esercizi di stretching per prevenire questi disturbi. Inoltre, è consigliabile utilizzare attrezzature ergonomiche come sedie e tavoli da lavoro regolabili per mantenere una postura sana. 

La diffusione del telelavoro e dello smart working ha certamente subito un forte impulso a seguito dell'emergenza epidemologica affrontata negli ultimi mesi e ancora oggi in corso. Tuttavia questo intenso sviluppo della modalità mobile è solo all'inizio, come dimostra il recente decreto del 19 maggio 2020, n. 34 riguardante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”. 

Secondo il suddetto decreto, infatti, sino al termine dello stato di emergenza epidemologica da COVID-19, hanno diritto a svolgera la propria attività lavorativa in modalità agile, anche in assenza di accordi individuali, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio di età inferiore ai 14 anni, nel caso in cui nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di un sostegno economico a seguito della sospensione o cessazione dell'attività lavorativa oppure non vi sia un genitore non lavoratore; quanto detto, nel rispetto degli articoli da 18 a 23 della legge del 22 maggio 2017, n.81, e solo qualora la modalità agile si compatibile con la propria prestazione lavorativa.

Si ricorda anche che i dipendenti potranno servirsi di strumenti informatici personali qualora questi non fossero forniti dal datore di lavoro.

 

Conseguenze del lavoro agile

Una diretta conseguenza dello smart work è costituita dall'ulteriore diffusione dei disturbi muscoloscheletrici tra i lavoratori. Queste problematiche sono infatti spesso legate all'assunzione di posture scorrette ma anche all'utilizzo di strumenti inadeguati all'attività lavorativa, come scrivanie e sedie non pensate per l'uso lavorativo.

Dunque i lavoratori costretti alla modalità agile, dovendo lavorare in ambienti che non sono stati progettati per simile scopo, sono a maggior rischio di contrarre un disturbo muscoloscheletrico.

Per questo motivo, la banca dati, prodotta dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sulo lavoro (EU-OSHA) ha messo a disposizione per questa fase di emergenza da COVID-19 alcuni strumenti informativi per aziende e lavoratori in telelavoro, smart working e DMS.

 

Disturbi muscolo scheletrici e come prevenirli

L’Istituto elvetico per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni ( Suva ) ha messo a disposizione un video relativo alla “gestione intelligente dei carichi” con lo scopo di fornire al lavoratori l’insegnamento delle tecniche più importanti per un corretto sollevamento dei carichi. Con lo slogan “prima ragiona e poi solleva” si cerca di far ricordare l’importanza di un corretto sollevamento e trasporto di carichi così da evitare sovraccarichi e sollecitazioni eccessive alla schiena, soprattutto durante l’orario lavorativo.

Inoltre Suva dedica si dedica anche al rischio biomeccanico indicando che:

  • “eccessive sollecitazioni biomeccaniche sono tra le cause più frequenti di disturbi all'apparato locomotore.
  • secondo le stime, tali disturbi sono responsabili di un terzo dei giorni di assenza dei lavoratori.
  • adattare le postazioni di lavoro e i processi lavorativi rispettando i principi dell'ergonomia permette di lavorare in modo efficiente e sicuro, senza affaticare il corpo.
  • posti di lavoro adattabili a seconda delle esigenze delle persone e dei compiti da svolgere sono il presupposto migliore per prevenire i disturbi fisici lavoro correlati.
  • Il datore di lavoro è tenuto a garantire posti di lavoro adeguati in cui svolgere attività esigibili”.

  

disturbi muscoloscheletrici

 

Come acquisire una postura migliore alla scrivania

Un manifesto proveniente da Lussemburgo indica le posizioni e le posture corrette da assumere quando si lavora alla scrivania. Nel manifesto “Correct posture at your desk”, elaborato dal Service de Santé au Travail Multisectoriel (STM) vengono riportati numerosi consigli per regolare la propria seduta e postura sottolineando che rimanere seduti per periodi molto lunghi è sconsigliato, nonostante si assuma una posizione corretta: consigliato invece è alternare posizioni sedute e in piedi e, quando possibile, camminare.

 

Cosa fare per prevenire i disturbi muscoloscheletrici

La banca dati ha proposto un opuscolo spagnolo proveniente precisamente dalla Unidad de Prevención de Riesgos Laborales (UPRL) della Universidad Nacional de Educación a Distancia (UNED), che propone una vasta varietà di esercizi di stretching per prevenire i disturbi muscoloscheletrici. Questi esercizi sono stati proposti soprattutto con lo scopo di:

  • ridurre lo stress e la tensione
  • preparare i muscoli per un lavoro dinamico
  • prevenire lesioni muscolari
  • alleviare il dolore e aumentare l'elasticità.

 

Cos'è il progetto Ergokita?

Ergokita rappresenta uno studio approfondito dei fattori di rischio per i disturbi muscoloscheletrici negli insegnanti delle scuole materne e gli effetti delle misure preventive. Sono state prese in esame le attività di lavoro e rilevati i movimenti e le posture corretti e fornite loro attrezzature ergonomiche. Questo progetto rappresenta un esempio di intervento ergonomico proveniente dalla Germania.

 

Per info chiamaci allo 02.41.22.561

 


Aggiornato il 13/01/2023 da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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