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Procedure per la gestione di un lavoratore positivo al Covid-19

Quali sono le procedure corrette per la gestione di un lavoratore positivo al Covid-19?

Scopriamolo insieme partendo da quella che innanzi tutto deve essere la corretta informazione generale che un Datore di lavoro deve fornire ai lavoratori.

  1. INFORMAZIONE GENERALE
  2. MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA
  3. ACCESSO FORNITORI ESTERNI 
  4. PULIZIA/SANIFICAZIONE AMBIENTI DI LAVORO
  5. PRECAUZIONI DI IGIENE PERSONALE
  6. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
  7. GESTIONE SPAZI COMUNI
  8. SORVEGLIANZA SANITARIA E MEDICO COMPETENTE
  9. GESTIONE DI UN CASO ACCERTATO COVID POSITIVO
  10. RIENTRO AL LAVORO

Qual è la corretta informazione che va fornita ai lavoratori?

INFORMAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI

È obbligo del Datore di Lavoro informare tutti i lavoratori sulle misure precauzionali adottate dall’azienda tramite distribuzione di opuscoli o per affissione di manifesti:

  1. Rimanere al proprio domicilio se con sintomi influenzali o febbre maggiore di 37,5°C e chiamare il proprio medico di base.
  2. Rispettare tutte le disposizioni aziendali emesse, anche sulla base di mansioni oltre che di contesto (utilizzo di mascherine/DPI, regole di igiene, distanza di sicurezza, comunicazione di insorta sintomatologia simil influenzale, uso dei locali comuni, ecc.).
  3. Ogni spostamento all’interno dell’azienda deve essere limitato al minimo indispensabile.
  4. Ridurre al più possibile riunioni, eventi interni e attività formative e prediligere collegamenti a distanza.
  5. È possibile ricorrere a rimodulazione dei livelli produttivi, della turnazione del personale e, ove possibile, favorire lo smart-working.

Quali sono le corrette procedure di ingresso in azienda del personale dipendente?

MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA

  1. Divieto di ingresso in azienda in caso di contatti con persone Covid-19 positive nei precedenti 14 giorni.
  2. Controllo temperatura corporea (obbligo Ordinanza di Regione Lombardia n.546 del 13/05/2020): In caso di febbre oltre i 37, 5°C divieto di accesso in azienda;
  3. Se si sviluppano sintomi di malessere in azienda (febbre, mal di gola, ecc.) dichiararlo tempestivamente al Datore di Lavoro o suo dirigente e rimanere distanti dalle altre persone presenti. Indossare la mascherina chirurgica, isolarsi in locale idoneo, ritornare al domicilio e contattare il proprio medico di base.
  4. L’ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi all’infezione da Covid-19, dovrà essere preceduto da una preventiva visita effettuata dal Medico Competente, a seguito di comprovata certificazione medica che confermi la avvenuta negativizzazione del tampone naso-faringeo secondo le modalità previste e rilasciata dalle ATS o Ospedali competenti.
  5. Gestione entrata e uscita dei dipendenti: Ripartizione atta all’evitamento di assembramenti
  6. Orari di ingresso e uscita scaglionati per ridurre al minimo i contatti nelle zone comuni

Quali sono le corrette procedure di ingresso in azienda dei fornitori esterni?

ACCESSO IN AZIENDA FORNITORI ESTERNI

  1. Dovranno rimanere per quanto possibile a bordo dei propri mezzi e non dovranno accedere agli uffici.
  2. Le necessarie attività di carico e scarico dovranno essere effettuate seguendo le procedure preventivamente definite.
  3. Si dovranno seguire i percorsi circoscritti per ridurre le occasioni di contatto con il personale presente in forza nei reparti.
  4. In caso di interferenze di attività il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro (se ciò non sia possibile utilizzo di mascherina chirurgica).
  5. Servizi igienici dedicati con divieto di utilizzo di quelli per il personale dipendente, garantendo accurata pulizia giornaliera.
  6. Ridurre l’accesso ai visitatori esterni e qualora fosse necessario (attività pulizie, manutenzioni) estendere agli stessi le regole aziendali. Ogni norma del presente protocollo si estende alle aziende in appalto.

Quali sono le procedure per la sanificazione e la pulizia degli ambienti di lavoro?

PULIZIA/SANIFICAZIONE AMBIENTI DI LAVORO

  1. È indispensabile assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di locali, ambienti, postazioni di lavoro, di aree comuni e svago.
  2. In uffici e reparti con utilizzo promiscuo di arredi e attrezzature, a fine turno prevedere la pulizia e la sanificazione di tutte le superfici e apparecchiature presenti con adeguati presidi (ipoclorito di sodio 0.1% oppure etanolo al 70%) e dotazione di idonee misure di protezione individuale.
  3. Provvedere alla sanificazione periodica e pulizia giornaliera dei locali adibiti a mensa.
  4. Se all’interno dei locali aziendali si accerta la presenza di un lavoratore positivo al Covid-19 necessario procedere a una sanificazione straordinaria (tramite impresa certificata) e farsi rilasciare una certificazione.
  5. È possibile organizzare interventi particolari e periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e secondo le modalità ritenute più opportune.
  6. Prestare particolare attenzione alla pulizia degli impianti di ventilazione e condizionamento presenti nei locali di lavoro. Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VCM) presenti negli edifici devono rimanere sempre attivi, eliminando totalmente la funzione di ricircolo dell’aria, vanno puliti settimanalmente secondo le indicazioni del costruttore, con particolare attenzione ai pacchi filtranti, da sostituire eventualmente con altri di maggiore efficienza. Le prese e le griglie di ventilazione vanno pulite con acqua e sapone o con una soluzione di alcol etilico almeno al 70% asciugando successivamente. Nel caso di impianti che hanno apparecchi terminali locali (fancoil o ventilconvettori) o unità interne tipo split o climatizzatori portatili, se non è possibile mantenerli fermi, negli ambienti condivisi da più persone, è necessario procedere a pulizia settimanale dei filtri dell’aria di ricircolo, secondo le indicazioni del costruttore.

Quali sono le corrette precauzioni di igiene personale?

PRECAUZIONI DI IGIENE PERSONALE

  • Lavarsi accuratamente e frequentemente le mani.
  • Mettere a disposizione dei lavoratori idonei detergenti per il lavaggio delle mani.
  • Mettere a disposizione dei lavoratori i presidi per la disinfezione delle mani (gel idroalcolici) collocati in punti facilmente individuabili.

Quali sono i dispositivi di protezione individuale corretti da adottare?

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

  • Si adottano DPI idonei sulla base della valutazione dei rischi complessivi e sulla mappatura delle diverse attività dell’azienda.
  • I DPI anti-contagio sono obbligatori quando si lavora a distanza interpersonale minore di un metro e in tutti i casi si condivida uno spazio comune anche se le postazioni sono adeguatamente distanziate (ad esempio: lavoratori che lavorano in open space, scrivanie distanziate correttamente con utilizzo di mascherina chirurgica da parte di tutti) e non sono possibili altre soluzioni organizzative. A questo fine sono ammesse le maschere chirurgiche. Le caratteristiche dei DPI sono specificate per le sole attività sanitarie e socio sanitarie (indicate nel Rapporto ISS Covid-19 n. 2/2020 aggiornato al 28/3/2020.

Come vanno gestiti gli spazi comuni?

GESTIONE SPAZI COMUNI 

  • Rispettare le disposizioni previste per il contrasto della diffusione del virus Covid-19 in ogni spazio comune presente in azienda.
  • Contingentare l’accesso a tutti gli spazi comuni con una ventilazione continua dei locali, un tempo di sosta ridotto, il mantenimento della distanza di un metro tra le persone presenti e l’utilizzo della mascherina chirurgica.
  • Provvedere all’organizzazione degli spazi e la sanificazione degli spogliatoi garantendo idonee condizioni igienico sanitarie.
  • Provvedere alla sanificazione periodica e pulizia giornaliera dei locali mensa, dei distributori di bevande e snack, ecc.

Quali sono le procedure corrette per la gestione della Sorveglianza Sanitaria e del Medico Competente?

SORVEGLIANZA SANITARIA E MEDICO COMPETENTE

Queste le diverse circolari che interessano l'argomento.

  • Circolare Ministero della Salute del 29/04/2020: ruolo del medico competente nella gestione del rischio e dei casi di Covid-19;
  • Circolare del Ministero della Salute del 27/03/2020 prot. 7942: raccomandazioni per pazienti immunodepressi;
  • Circolare INAIL n. 13 del 03/04/2020 e n. 22 del 20/05/2020: tutela infortunistica dei casi accertati di infezione da coronavirus (SARS-COV-2);

Circolari e Ordinanze Regione Lombardia.

  1. L’azienda deve privilegiare le visite preventive, le visite a richiesta e le visite per rientro da malattia.
  2. Il Medico Competente deve fornire informazione ai lavoratori al fine di contrastare la diffusione del contagio.
  3. Il Medico Competente collabora con il datore di lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e sicurezza, con il rappresentante di lavoratori.
  4. Segnalare al MC eventuali situazioni di fragilità per le valutazioni del caso
  5. Il medico competente potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus.
  6. È raccomandabile che la sorveglianza sanitaria ponga particolare attenzione ai soggetti fragili anche in relazione all’età.
  7. Al rientro al lavoro dopo malattia per Covid-19, previa presentazione del certificato di “avvenuta negativizzazione”, viene effettuata la visita medica.

Come si deve gestire un caso accertato di covid positivo?

GESTIONE DI UN CASO ACCERTATO COVID POSITIVO

A seguito di segnalazione di caso accertato Covid-19 positivo (ovvero con tampone accertato positivo), vanno seguite queste indicazioni:

  • Si procede alla sanificazione straordinaria dell’ambiente di lavoro (tramite impresa certificata).
  • Se si tratta di un paziente ASINTOMATICO, bisogna effettuare un tracciamento dei contatti stretti (vedi locandina in allegato per la definizione di “contatto stretto”) nelle 48 ORE PRECEDENTI all’esecuzione del tampone. Se il lavoratore positivo ha avuto contatti stretti lavorativi, l’azienda provvede immediatamente ad allontanarli dal luogo di lavoro (con indicazione a recarsi al domicilio e contattare il proprio Curante) e a comunicarlo al Medico Competente, il quale comunicherà all’ATS di competenza i contatti stretti.
  • Se si tratta di un paziente SINTOMATICO, bisogna effettuare un tracciamento dei contatti stretti nelle 48 ORE PRECEDENTI alla comparsa dei primi sintomi (in caso di sintomi sfumati e difficilmente collocabili in arco temporale si fa riferimento alla data del tampone positivo). Se il lavoratore positivo ha avuto contatti stretti lavorativi, l’azienda provvede immediatamente ad allontanarli dal luogo di lavoro (con indicazione a recarsi al domicilio e contattare il proprio Curante) e a comunicarlo al Medico Competente, il quale comunicherà all’ATS di competenza i contatti stretti.

Come si deve gestire il rientro a lavoro di un lavoratore?

RIENTRO AL LAVORO

  • I datori di lavoro possono richiedere certificazioni che attestano l’avvenuta esecuzione di un tampone negativo, che rilascia ATS, esclusivamente per lavoratori che rientrano al lavoro dopo un periodo di malattia essendo stati accertati Covid positivi con tampone; In nessun altro caso un datore di lavoro può richiedere certificazioni o test – tampone o sierologico - per il rientro al lavoro dei propri dipendenti e collaboratori;
  • Per il rientro a lavoro di un lavoratore risultato positivo al Covid, è obbligatorio effettuare la visita medica da rientro a lavoro ai fini dell’attività di Sorveglianza Sanitaria con il proprio Medico Competente (visita medica Straordinaria per rientro a lavoro post COVID-19) SOLO DOPO aver avuto l’avvallo dal Medico di Base circa il rientro lavorativo mediante un certificato di “avvenuta negativizzazione”.

Potrebbe anche interessarti:

Informativa circa la definizione di contatti stretti;

Circolare Ministero della Salute del 12/10/2020 “indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena.


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